LA FOTOGRAFA DEGLI SPIRITI di Desy Icardi

Autore: Desy Icardi

Editore: Fazi

Collana: Le strade

Anno edizione: 2022

In commercio dal: 22 novembre 2022

Pagine: 368 p., Brossura

EAN: 9791259672988

Ho già avuto modo di parlarvi dei primi libri della pentalogia sensoriale di Desy Icardi, dopo “L’annusatrice di libri” (olfatto), “La ragazza con la macchina da scrivere” (tatto), il racconto di Natale “Il fantasma del lettore passato” e la “Biblioteca dei sussurri” (udito), l’autrice ci ha regalato quest’altro bellissimo romanzo, dove la vista è il senso conduttore di tutta la vicenda.

[per rileggere le recensioni: http://labibliatra.altervista.org/lannusatrice-di-libri-di-desy-icardi/    http://labibliatra.altervista.org/la-ragazza-con-la-macchina-da-scrivere-di-desy-icardi/    http://labibliatra.altervista.org/il-fantasma-del-lettore-del-passato-di-desy-icardi/  http://labibliatra.altervista.org/la-biblioteca-dei-sussurri-di-desy-icardi/]

Le storie sono principalmente ambientate in Piemonte agli inizi del ‘900. Il romanzo sviluppa due narrazioni parallele, a capitoli alterni, che convergeranno nel finale, quando le vicende dei protagonisti s’intrecceranno.

“«Fotografie, ritratti di famiglia, ricordi della cresima e della leva militare, fidanzamenti, matrimoni!».

Al suono di quella strascicata litania, le porte che davano sul viottolo cominciarono a dischiudersi, rivelando anditi bui che si accendevano di occhi curiosi.”

Nelle campagne piemontesi il fotografo e sensale monsù Bardella cerca giovani donne povere da portare in Argentina e da far sposare agli emigranti in cerca di moglie. Facendo leva sulla miseria delle famiglie contadine, prospettano un florido futuro per le loro figlie, una vera e propria mercificazione delle donne, come è accaduto, purtroppo, nella realtà di quegli anni. Uno spaccato di quella società povera costretta ad emigrare.

Le ragazze, in realtà, una volta in viaggio,  scopriranno che molti dei futuri mariti non sono ricchi, semplicemente hanno bisogno di una moglie per ottenere le sovvenzioni statali. E il commento di Desy Icardi a tutto ciò è decisamente molto incisivo

“Se solo alle donne fosse stato concesso di istruirsi e perseguire carriere redditizie, ci sarebbero stati molti più matrimoni d’amore.

[…]

“Il mondo cambia e gli uomini si affannano per stare al passo, mentre alle donne tocca rimanere indietro.”

Tra le ragazze destinate a questo matrimonio di convenienza c’è Maria Pia Martinot, Pia, che si sacrifica per amore della sorella e della famiglia, s’imbarca sul piroscafo “Sirio”, insieme a Bardella e ad altre ragazze da lui trovate.

Pia non è bella come la sorella Amdea ed in più è affetta da strabismo, ma ha un carattere docile e accomodante. Anche per queste motivazioni viene scelta da Bardella come aiutante fotografa e questo le permetterà di imparare le basi del mestiere.

“Con mano tremante scattò, un brivido le corse lungo la schiena ed ebbe l’impressione che fossero stati i suoi stessi occhi, e non la macchina fotografica, a rubare al presente quell’istante per consegnarlo al futuro. Pia si sentì pervadere da una sensazione di forza, pace ed euforia, simile ma più intensa di quella che provava quando teneva un libro tra le mani.”

Pia riesce a cogliere l’essenza reale dietro un fittizio sorriso, una capacità di pochi e lei ha questo “dono”.

“La felicità passa in un soffio, ma una fotografia la cattura per sempre.”

Il Sirio da lì a pochi giorni sarà realmente protagonista di un terribile naufragio in cui moriranno quasi 500 persone…

La vicenda che si sviluppa parallelamente alla storia di Pia ci porta, invece, a rincontrare un personaggio tanto amato da noi lettori nei precedenti romanzi: l’avvocato Edmondo Ferro. In questa storia è giovane, ha trentasette anni ed ha appena iniziato a lavorare nello studio di proprietà della famiglia. Sin da allora dedito più alla lettura che al lavoro o alla vita di società.

Ritrovare l’avvocato da giovane è stato un vero piacere!

“Si era talvolta domandato se una storia d’amore reale, priva di ostacoli insormontabili, sotterfugi e gesti estremi – insomma, una storia alla buona e con pochi colpi di scena – potesse essere migliore di quelle narrate dai romanzieri. Aveva concluso che probabilmente era così; l’amore genuino di una sartina in carne e ossa doveva essere assai più appagante di quello di una regina di carta e inchiostro.”

È l’epoca in cui prende piede tra la ricca borghesia la mania dello spiritismo e il suo amico Raimondo lo coinvolge per smascherare la truffa di una medium che ritiene di essere in grado di fotografare spiriti e fantasmi.

Sebbene

“Le avventure non gli piacevano affatto, non quelle da vivere in prima persona almeno. Ecco uno dei principali motivi per i quali l’avvocato Ferro adorava i romanzi: la possibilità di prendere parte ad avventure rocambolesche comodamente seduto in poltrona.”

decide di aiutare l’amico e seguendo le orme Sherlock Holmes e del signor Watson, i due si fanno invitare a casa della contessa Székely.

L’atmosfera della villa è surreale, la contesse segue la moda di quegli anni tanto in voga tra i ricchi signori, estrosamente esotica tanto, ad esempio da avere dei pavoni che circolano liberamente all’interno della villa.

Interessante per me che amo l’arte e in particolare adoro i quadri di Boldini, è la presenza di un suo quadro

“«Dovresti sapere che le contesse sono fatte così», disse indicandogli il ritratto di una bella donna in abito da sera appeso nella stanza, che alla luce soffusa delle candele sembrava palpitare di vita.

«Ma…», disse Ferro avvicinandosi al quadro, «è un’opera di Boldini?».

«Sì, è stato uno degli ultimi regali del conte alla sua signora: un ritratto del pittore più celebre della nostra epoca».”

Boldini, Ritratto della contessa Zichy

Grazie alla scaltrezza dell’avvocato tutto sarà risolto…

“Non ce l’avrebbe mai fatta, si ripeteva, senza le sue molte letture che, pur astraendolo dal mondo, gli avevano concesso di vivere, nei suoi trentasette anni, secoli di imprese straordinarie. Sì, i libri erano stati ottimi maestri, e lui un allievo diligente e devoto, che infine aveva ricevuto la meritata ricompensa.”

Gli ultimi capitoli del romanzo cambiano luogo, Edmondo parte per Genova, alla ricerca di Anita Amerio che alcuni referti dichiarano morta sul Sirio, mentre pare si aggiri per Genova.

Per me è stato un grande piacere leggere le descrizioni della città dove vivo da poco più di un anno, soprattutto della zona che più amo, dove appena posso (quasi giornalmente) cerco rifugio passeggiando e osservando il mare…

“La lanterna dominava il porto in tutta la sua antica e mirabile superbia; aveva l’aria di saperla lunga quell’antica spilungona.”

[…]

 “ Piazza Caricamento, o Ciassa Caregamento come la chiamavano i genovesi, era frequentata da una folta e variegata umanità: marinai, scaricatori, impiegati della darsena, ma anche uomini vestiti eleganti soltanto di rado in compagnia di signore.”

Ed è qui che i due protagonisti intrecceranno le loro storie… Come? Non vi resta che leggere il romanzo!

Il filo conduttore è, quindi, la vista, senso fondamentale in entrambe le storie raccontate, che permette l’intreccio e lo svolgimento della trama e la costruzione delle emozioni che fanno parte di essa.

Una storia che ci insegna ad andare oltre alle apparenze, oltre i confini di una felicità effimera e illusoria, sull’importanza di cercare sempre la propria strada inseguendo le nostre reali passioni.

Ancora una volta Desy Icardi ha scritto un romanzo scorrevole e affascinante, a tratti ironico a tratti umano.

Un romanzo che, come non mi capitava da tanto tempo, ho letto in un fine settimana, tutto d’un fiato e che alla fine mi ha lasciato orfana di quei personaggi, quegli amici che hanno rallegrato alcune ore della mia vita.

Qualche giorno fa, passeggiando sul porto antico di Genova, nei pressi del Galeone ho avuto l’impressione di vedere Edmondo e Pia, due spiriti simili, due anime quiete, è questa la magia di questo romanzo!

“Ognuno diventa la migliore versione di sé quando può fare ciò che ama. Fortunato chi può permettersi un tale lusso.”

 

Citazioni tratte dal romanzo, pubblicate sui miei profili Facebook e Instagram 

 

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